Vincenzo Porri
Vincenzo Porri nasce il 20 luglio 1889 a Piacenza. Allievo di Luigi Einaudi, Giuseppe Prato, Attilio Cabiati, Gioele Solari, Pasquale Jannaccone e Achille Loria alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Torino, consegue la laurea nel 1913.
Dopo aver frequentato numerose università, tra le quali Londra, oltre che ad imparare la lingua dei "Santi padri" della scienza economica, approfondisce gli studi internazionali di carattere monetario, bancario e finanziario e, su suggerimento di Prato, la questione agraria inglese. Tornato in Italia diviene collaboratore di Einaudi e Prato.
Dal 1916 al 1919 Porri è impegnato al fronte, non abbandona però l'attività di studio e scrittura. Una breve licenza invernale gli consente, già nel 1918, di iniziare l'insegnamento dell'economia politica a Torino. Nel 1923 è nominato docente straordinario di politica economica presso il Regio Istituto superiore di studi economici e commerciali di Torino; nel 1928 succede a Prato nella cattedra di economia politica.
Il forte legame con Einaudi e Prato è testimoniato dalla intensa corrispondenza, a partire dal 1913-14, che prosegue pressoché ininterrotta fino alla morte dell'economista piacentino. L'ammirazione, la riconoscenza e l'affetto per Einaudi, con il quale il giovane Porri aveva frequentato i corsi di Scienza delle finanze negli anni 1909-10 e 1911-12 «nella piccola aula oscura verso via Vasco», sono instancabilmente ribaditi in ogni lettera. Gli stessi sentimenti sono espressi nei confronti di Prato, con il quale il tono è sin dall'inizio ancor più confidenziale. Va detto che, in effetti, a differenza di ciò che accade con Prato, Porri ed Einaudi non arriveranno mai a darsi del tu, sebbene una profonda amicizia e reciproca frequentazione leghino loro e, di riflesso, le rispettive famiglie.
Porri muore prematuramente a Torino il 2 maggio 1934, di ritorno da un viaggio a Londra.